Un proxy inverso è un server che si interpone tra gli utenti del web e una o più applicazioni web. Riceve le richieste HTTP, le elabora e le inoltra all’applicazione appropriata. Quindi raccoglie le risposte dell’applicazione e le ritrasmette all’utente. Questo processo avviene in modo trasparente e l’utente ha l’impressione di interagire direttamente con l’applicazione.
Creare un proxy inverso con Apache di solito involve l’attivazione dei moduli necessari e la configurazione tramite il file di configurazione di Apache.
Ecco un esempio di come si può fare:
1. Attivare i moduli di Apache necessari. Su una distribuzione Debian-based (incluso Ubuntu), i moduli potrebbero essere attivati con i comandi:
\`\`\` sudo a2enmod proxy sudo a2enmod proxy\_http \`\`\` Su un altro sistema, potrebbe essere necessario modificare il file di configurazione di Apache per caricare i moduli `mod_proxy` e `mod_proxy_http`.1. Creare o modificare il file di configurazione di Apache per il sito. Questo file potrebbe essere situato in `/etc/apache2/sites-available/`. Slotrebbe essere necessario creare un nuovo file di configurazione se il sito non esiste ancora.
Un esempio di configurazione di un proxy inverso è il seguente: \`\`\`1. Attivare il sito se non è ancora attivo. Questo potrebbe essere fatto con il comando `sudo a2ensite mywebsite` se il file di configurazione del sito si chiama `mywebsite.conf`.
1. Riavviare Apache per far sì che le modifiche abbiano effetto. Questo potrebbe essere fatto con il comando `sudo systemctl restart apache2`.
Verso le applicazioni dovrebbero essere configurate per rispondere correttamente alle richieste inoltrate dal proxy inverso. Inoltre, Apache deve avere permessi sufficienti per interagire con le applicazioni.