L’utilizzo di DKIM (DomainKeys Identified Mail) presenta alcuni rischi associati, come qualsiasi sistema di autenticazione.
Il primo rischio è che l’implementazione di DKIM non sia corretta e non funzioni come previsto. Se il sistema non è configurato correttamente, le email autenticate potrebbero essere erronamete considerate spam o le email non autenticate potrebbero essere accettate erroneamente come legittime.
Inoltre, se il dominio del mittente viene violato, un attaccante potrebbe impersonare il dominio e firmare le email con la chiave DKIM del dominio violato. Ciò renderebbe le email inviate da un mittente dannoso apparentemente autenticate e potrebbe indurre l’utente a pensare che provengano da una fonte legittima.
Il processo di DKIM prevede l’aggiunta di una firma digitale al header dell’email, che contiene un hash del contenuto del messaggio. Questa firma digitale viene generata utilizzando una chiave privata, che appartiene esclusivamente al mittente legittimo. Il destinatario può quindi utilizzare la chiave pubblica del dominio mittente per verificare la firma digitale e garantire l’autenticità e l’integrità del messaggio.
In generale, il processo di DKIM richiede un’accurata configurazione del server e l’utilizzo di una coppia di chiavi pubblica/privata affidabile. Inoltre, è importante mantenere la sicurezza delle chiavi private, al fine di evitare che vengano compromesse da un attaccante malintenzionato.