Docker offre diverse opzioni per gestire l’archiviazione persistente, che possono essere suddivise in due categorie principali:
1. Persistent Volumes (PVs): Sono le unità di archiviazione su disco che Docker crea e gestisce. Puoi creare un volume persistente con un comando come `docker volume create myvolume`, e poi riferirti a quel volume in un file Dockerfile o docker-compose.yml. Questi volumi persistenti sono ideali per lo stoccaggio di dati di lunga durata e possono essere facilmente backuppati o trasferiti tra container Docker.
1. Bind mounts: Un bind mount è un collegamento diretto tra un percorso sul tuo sistema host e un percorso nel tuo container Docker. Questi sono ideali per lo sviluppo di applicazioni, poiché consentono di modificare il codice sull’host e vedere immediatamente le modifiche nel container.
Per utilizzare i volumi persistenti o i bind mounts, dovrai includere l’opzione `-v` o `—volume` quando esegui un container o quando definisci un servizio in un file docker-compose.yml.
Ecco un esempio di come creare un volume persistente e montarlo in un container Docker:
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Ecco un esempio di come utilizzare un bind mount:
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Infine, Docker supporta anche le `tmpfs mounts`, che sono montaggi di file system in memoria temporanei che non persistono tra i riavvii dei container. Questi sono utili per lo stoccaggio di dati temporanei che non devono essere conservati a lungo termine.
Ricorda sempre di gestire l’archiviazione con cura quando utilizzi Docker, poiché i dati non salvati in un volume persistente o in un bind mount saranno persi quando il container viene fermato o cancellato.