Le sottoreti in IPv4 vengono gestite attraverso lo schema di indirizzamento a classi, che divide la gamma di indirizzi IP in tre classi principali: A, B e C.
Nella classe A, il primo ottetto (8 bit) del’indirizzo viene usato per identificare la rete, mentre gli altri tre sono riservati all’identificazione degli host. Ci sono 126 reti possibili e ogni rete può ospitare fino a 16.777.214 host.
Nella classe B, i primi due ottetti (16 bit) dell’indirizzo IP sono utilizzati per identificare la rete, mentre gli altri due sono usati per identificare gli host. Ci sono 16.384 reti possibili e ogni rete può hostare fino a 65.534 host.
Nella classe C, i primi tre ottetti (24 bit) dell’indirizzo IP sono utilizzati per identificare la rete, mentre l’ultimo ottetto viene utilizzato per identificare gli host. Ci sono 2.097.152 reti possibili e ogni rete può hostare fino a 254 host.
La suddivisione in sottoreti viene ottenuta suddividendo le reti in un numero più elevato di sottoreti più piccole. Ciò viene fatto utilizzando maschere di sottorete, che consentono di definire una serie di bit che corrispondono all’indirizzo di rete e alla suddivisione degli host.
Ad esempio, se la classe C viene divisa in 8 sottoreti, i primi 3 bit dell’ultimo ottetto dell’indirizzo IP vengono utilizzati per identificare la sottorete, lasciando 5 bit per identificare gli host all’interno della sottorete. In questo modo, ogni sottorete può ospitare fino a 30 host.
Le maschere di sottorete sono espresse in notazione decimale a punto (CIDR), come ad esempio 192.168.1.0/24, dove il /24 indica che i primi 24 bit dell’indirizzo IP sono riservati all’identificazione della rete.