Certo, posso rispondere alla tua domanda in italiano.
La pre-formazione (pre-training) dei modelli di linguaggio può essere suddivisa in due principali approcci: i modelli linguistici mascherati (Masked Language Models, MLM) e i modelli autoregressivi (Autoregressive Models, AM). Entrambi gli approcci hanno il fine di allenare reti neurali a comprendere e generare testo, ma differiscono significativamente nel loro metodo di apprendimento e applicazioni.
I modelli linguistici mascherati, come BERT (Bidirectional Encoder Representations from Transformers), sono progettati per prevedere una parola mascherata in un testo dato il contesto bidirezionale. In altre parole, quando si allena un MLM, alcune parole nel corpus di addestramento vengono sostituite con un token speciale (ad esempio, [MASK]), e il modello deve imparare a prevedere quale parola manca basandosi sia sul contesto precedente che successivo alla parola nascosta.
Esempio: Consideriamo la frase “Il gatto siede sul tappeto.” Durante l’addestramento, potrebbe essere trasformata in “Il gatto [MASK] sul tappeto,” e il modello deve prevedere che la parola mancante è “siede”.
Fonti:
1. Devlin, J., Chang, M.-W., Lee, K., & Toutanova, K. (2019). “BERT: Pre-training of Deep Bidirectional Transformers for Language Understanding”. [arXiv](https://arxiv.org/abs/1810.04805)
2. Vaswani, A., et al. (2017). “Attention is All You Need”. [arXiv](https://arxiv.org/abs/1706.03762)
I modelli autoregressivi, come GPT (Generative Pre-trained Transformer), predicono il testo generando una parola alla volta in sequenza, utilizzando esclusivamente il contesto precedente. In questi modelli, ogni parola successiva viene prevista in base alle parole che la precedono nel testo.
Esempio: Consideriamo la sequenza “Il gatto”. L’algoritmo proverà a predire la parola successiva, come “siede”, poi “sul”, e infine “tappeto,” costruendo la frase “Il gatto siede sul tappeto” una parola alla volta.
Fonti:
1. Radford, A., et al. (2018). “Improving Language Understanding by Generative Pre-Training”. [OpenAI](https://cdn.openai.com/research-covers/language-unsupervised/language_understanding_paper.pdf)
2. Radford, A., et al. (2019). “Language Models are Unsupervised Multitask Learners”. [OpenAI](https://cdn.openai.com/better-language-models/language_models_are_unsupervised_multitask_learners.pdf)
1. Direzionalità del Contesto: MLM usano un contesto bidirezionale, mentre AM sfruttano il contesto unidirezionale.
2. Applicazioni: MLM sono spesso usati per task di comprensione del linguaggio, mentre AM sono più adatti per la generazione di testo.
3. Addestramento: Gli MLM richiedono un framework addestrativo più complesso a causa del mascheramento casuale, mentre gli AM sono addestrati più linearmente.
Ogni approccio ha i suoi punti di forza e deboli, e la scelta tra un MLM e un AM dipende dal task specifico e dall’applicazione che si intende sviluppare.