MongoDB è un database non relazionale basato su documenti JSON. Di conseguenza, la sua organizzazione dei dati è un po’ diversa dalla organizzazione dei dati in un database relazionale.
Ecco alcuni suggerimenti su come organizzare al meglio i tuoi dati in MongoDB:
1. Denormalizzazione: MongoDB allow imbricazioni di dati, quindi dovresti fare un uso intensivo di questo. Puoi includere dati correlati in un singolo documento invece di dividerli in tabelle separate come faresti in un database relazionale. Ad esempio, se hai un blog, potresti avere un singolo documento per ogni post del blog, con commenti e dettagli dell’autore incorporati direttamente nel documento del post del blog, invece di avere tabelle separate per i post del blog, i commenti e gli autori.
1. Indicizzazione: Assicurati di indicizzare i tuoi dati in base ai campi che interroghi di più. Le indicizzazioni in MongoDB migliorano drasticamente le prestazioni delle query.
1. Design orientato all’applicativo: Considera come l’applicazione utilizzerà i tuoi dati. Organizza i tuoi dati in modo tale da ridurre la quantità di operazioni di lettura e scrittura necessarie.
1. Ridurre la quantità di ridondanza dei dati: Anche se la denormalizzazione è buona e incoraggiata in MongoDB, sarebbe meglio ridurre la quantità di ridondanza dei dati. Questo può essere fatto usando gli ObjectId di MongoDB per fare riferimento ad altri documenti.
1. Bilanciamento tra numero di collezioni e dimensione dei documenti: MongoDB ha un limite sulla dimensione del documento (16 MB al momento della scrittura), quindi assicurati che i tuoi documenti non diventino troppo grandi. Allo stesso tempo, avere un gran numero di piccole collezioni può essere inefficiente. Trova un buon equilibrio in base alle tue necessità.
Ricorda sempre che il modo in cui organizzerai i tuoi dati in MongoDB dipenderà molto dal caso d’uso specifico del tuo progetto.