Le variabili di ambiente possono essere molto utili quando si sviluppano applicazioni con Node.js. Le variabili di ambiente permettono di separare le configurazioni dal codice e aiutano a mantenere il codice più pulito e sicuro. Inoltre, consentono di impostare valori specifici per differenti ambienti, come lo sviluppo e la produzione.
Qui ci sono alcuni passaggi su come lavorare con le variabili di ambiente in Node.js:
1. Impostazione delle variabili di ambiente: Puoi impostare le variabili di ambiente direttamente da riga di comando quando avvii l’applicazione usando Node.js. Ad esempio, puoi impostare una variabile di ambiente chiamata `ENV` nella riga di comando come segue:
```
$ ENV=production node app.js
```
E poi, nel tuo codice Node.js, puoi accedere a questa variabile di ambiente utilizzando l’oggetto `process.env`:
```
console.log(‘Ambiente:’, process.env.ENV);
```
Costruirai il tuo codice per comportarsi in modo diverso in base all’ambiente impostato.
1. Uso del modulo dotenv: Il modulo `dotenv` è un pacchetto molto popolare in Node.js che ti permette di caricare variabili di ambiente da un file `.env`. Per utilizzarlo, devi prima installarlo con npm:
```
$ npm install dotenv
```
Poi, crea un file `.env` nell’ultima directory del tuo progetto:
```
$ touch .env
```
Nel tuo file `.env`, puoi impostare le variabili di ambiente:
```
ENV=production
DB_HOST=localhost
DB_PASS=secret
```
Dopodichè, nel tuo file principale di Node.js, carichi queste variabili di ambiente nel `process.env` con `dotenv`:
```
require(‘dotenv’).config();
console.log(‘Ambiente:’, process.env.ENV);
console.log(‘Database Host:’, process.env.DB_HOST);
```
Ricorda che il file `.env` non dovrebbe essere incluso nel controllo del codice sorgente (cioè dovrebbe essere aggiunto al tuo file .gitignore), poiché potrebbe includere dati sensibili che non dovrebbero essere condivisi con altri.