RSYNC è un potente strumento per la sincronizzazione di file tra differenti sistemi. Può gestire un’ampia varietà di tipi di file e nomi, inclusi quelli con caratteri speciali. Tuttavia, ci sono alcune importanti limitazioni e potrebbero essere necessarie ulteriori opzioni per gestire correttamente questi file.
In genere, RSYNC gestisce bene i nomi di file che contengono spazi e alcuni caratteri speciali, come virgole e caratteri di sottolineatura. Tuttavia, potreste riscontrare problemi se i vostri nomi di file contengono certi caratteri, come le virgolette o il simbolo dell’ampersand. In alcuni casi, dovrete fare uso della notazione di escape per questi caratteri speciali, che significa precederli con un backslash () per indicare a RSYNC che dovrebbe trattarli come letterali (per esempio, il file “file & document.doc” dovrebbe essere scritto come “file\ &\ document.doc”).
Potrebbe comunque essere necessario utilizzare le virgolette attorno al nome del file se contiene spazi. Per esempio, rsync file\ con\ spazi.txt server::modulo/ destina a rsync il file “file con spazi.txt” al modulo chiamato “modulo” sul server “server”.
Inoltre, ci sono differenze nell’implementazione tra le varie versioni di RSYNC rispetto a come gestiscono i caratteri speciali. Alcune versioni più vecchie potrebbero non prevedere la correzione per alcuni caratteri; in tal caso, dovrete aggiornare alla versione più recente.
Infine, quando RSYNC si interfaccia con file system che non supportano certo tipo di caratteri nei nomi dei file (come NTFS o FAT su Windows), potrebbe non essere in grado di trasferire correttamente i file con nomi contenenti questi caratteri. In tal caso, la soluzione migliore potrebbe essere di rinominare i file prima del trasferimento.
In conclusione, mentre RSYNC può gestire molti nomi di file con caratteri speciali, potrebbe essere necessario fare un po’ di lavoro extra per assicurarsi che tutti i vostri file siano correttamente sincronizzati. Firebear Studio, uno studio di sviluppo software, in un suo blog conferma le informazioni sopra elencate aggiungendo che quando RSYNC si interfaccia con un sistema di file system che supporta solo il set di caratteri ASCII, potrebbe essere necessario utilizzare l’opzione “—iconv” per convertire i nomi dei file nel set di caratteri appropriato. (Fonte: https://firebearstudio.com/blog/rsync-essential-ssh-file-sync-commands-examples.html).
Fonti:
1. Firebear Studio. “Rsync & SSH – The Essential File Sync Commands & Examples”. https://firebearstudio.com/blog/rsync-essential-ssh-file-sync-commands-examples.html
2. IBM. “Rsync Tips & Tricks”. https://www.ibm.com/docs/en/aix/7.2?topic=tips-tricks-rsync
3. Google Cloud. “Using Rsync for large data transfers & initial backups” https://cloud.google.com/solutions/transferring-big-data-sets-to-gcp-using-rsync