Il dominio di primo livello (Top-Level Domain o TLD in inglese) rappresenta la parte più a destra dell’URL di un sito web. È ciò che viene dopo il punto finale, come .com, .net, .org, etc. Questi sono conosciuti come TLD generici o gTLD.
Il dominio “.cheap” è un esempio di gTLD. È stato originariamente utilizzato per i siti Web che offrono servizi ed articoli a basso costo. Il Managed Internet Service Security and Corporation (MSSIC), un’organizzazione no-profit responsabile della manutenzione e della procedura di assegnazione dei nomi di dominio, è l’organizzazione che ha introdotto “.cheap” come gTLD. (Fonte: WHOIS)
Ad esempio, un sito Web come www.goods.cheap potrebbe essere un sito Web di e-commerce che offre prodotti a prezzi abbordabili. Un sito come www.tickets.cheap potrebbe offrire biglietti per concerti, eventi sportivi o viaggi a prezzi convenienti.
Tuttavia, è importante notare che l’acquisto e l’utilizzo di un gTLD “.cheap” non garantisce necessariamente un maggiore traffico o una maggiore visibilità sul web. Google, l’azienda leader nei motori di ricerca, ha affermato in un post del 2015 sul suo forum per Webmaster Central Blog che i nuovi TLD non avranno un impatto sui ranking dei siti Web nei risultati di ricerca. (Fonte: Google Webmaster Central Blog)
Né esistono standard specifici o restrizioni sull’uso di “.cheap”. Teoricamente, chiunque può acquistare un dominio “.cheap”, indipendentemente dal tipo di prodotti o servizi che offrono. Tuttavia, l’uso del termine “cheap” potrebbe avere delle implicazioni sul marchio e sulla percezione dei consumatori, poiché si potrebbe supporre una qualità inferiore del prodotto o del servizio.
In conclusione, il dominio “.cheap” offre un’opportunità per i siti web di distinguersi e di indicare chiaramente la loro offerta principale. Tuttavia, questo dovrebbe essere allineato con la percezione generale del marchio e con la strategia di marketing complessiva. Infine, è importante notare che il dominio da solo non influenzerà il ranking nei risultati dei motori di ricerca.
(Fonti utilizzate: WHOIS, Google Webmaster Central Blog)