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Il dominio di primo livello (TLD) : GOOGLE


Il dominio di primo livello (TLD) “Google” è un caso speciale e interessante all’interno del sistema di nomenclatura dei domini internet. I TLD sono l’ultimo segmento di un nome di dominio – la parte che segue immediatamente il “punto” finale nel web address. L’ICANN (Internet Corporation for Assigned Names and Numbers), l’organizzazione che supervisiona i TLD, ha inizialmente diviso i TLD in diverse categorie, incluse quelle geografiche (come .us per gli Stati Uniti o .it per l’Italia), quelle sponsorizzate (come .gov per il governo statunitense o .edu per le istituzioni educative) e quelle non sponsorizzate (come .com o .net).

Nel 2012, ICANN ha aperto un processo di application per una nuove categoria di TLD noti come gTLD (generic top-level domains). Le aziende e le organizzazioni avevano l’opportunità di applicare per riportare il proprio brand come TLD. È in questo contesto che Google ha acquisito il TLD “.google”.

Un esempio di utilizzo di questo TLD da parte di Google è “ai.google”, un dominio che ospita le ricerche di Google sulle tecnologie di intelligenza artificiale. Un altro esempio è “environment.google”, che presenta l’impegno di Google per l’energia rinnovabile e la sostenibilità ambientale. In questi casi, il TLD “.google” serve a rafforzare la visibilità del marchio di Google nel web address.

Queste informazioni sul TLD “.google” provengono da fonti riconosciute come ICANN (https://newgtlds.icann.org/en/) e dal sito web ufficiale di Google dedicato ai suoi TLD (https://domains.google/tld/).

Tuttavia, è importante notare che non tutti i domini “.google” sono accessibili al pubblico. Google utilizza alcuni di questi domini per scopi interni e, in alcuni casi, per testare nuove funzionalità o servizi. Inoltre, mentre un’azienda come Google ha le risorse per gestire le complessità e i costi associati all’acquisizione di un gTLD, questa non è una strategia adatta a tutte le imprese. La maggior parte delle aziende o dei siti web troveranno più opportuno utilizzare un TLD esistente come .com o .net.

In conclusione, il TLD “.google” è un esempio di come le aziende possono utilizzare i gTLD per rinforzare il loro brand online. Questo tipo di branding di dominio è una tendenza relativamente nuova e rafforza la centralità di un marchio nell’era digitale.


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