Il dominio di primo livello (Top-Level Domain o TLD) è la parte finale dell’indirizzo URL, ed è ciò che segue il puntino finale. Nel termine ‘google.com’, ‘com’ è il TLD. Allo stesso modo, in ‘wikipedia.org’, ‘org’ è il TLD. Inoltre, i TLD possono essere suddivisi in due categorie: generici (gTLD) come ‘.com’, ‘.net’, ‘.org’ e di codice di paese (ccTLD) come ‘.au’ per l’Australia, ‘.de’ per la Germania e ‘.us’ per gli Stati Uniti.
Nello specifico, il codice ‘.td’ è il dominio di primo livello assegnato al Ciad, come si può verificare dal database IANA, l’ente internazionale che gestisce le assegnazioni dei nomi di dominio.
Questo codice, come gli altri ccTLD, rispetta la normativa ISO 3166-1 alpha-2, elenco standardizzato di codici di paese. Questa specifica normativa dice che i ccTLD devono essere composti da due lettere, e non può iniziare con un numero o un simbolo.
Ciò significa, in pratica, che ogni sito web registrato con il dominio ‘.td’ è associato, in qualche modo, al Ciad, anche se non è necessariamente localizzato lì. Ad esempio, una società chadiana che opera nel campo dell’ecommerce potrebbe scegliere un dominio .td per il suo sito. Questo dimostrerebbe la sua connessione con il Ciad, avrebbe il vantaggio di essere più riconoscibile ai cittadini chadiani e, probabilmente, apparirebbe più in alto nei risultati dei motori di ricerca per gli utenti in Ciad.
Tuttavia, è importante notare che l’uso dei ccTLD non è sempre così semplice. Molti paesi richiedono che l’entità che registra un dominio .td abbia una presenza fisica nel paese. Tuttavia, alcune giurisdizioni sono più permissive e consentono alle entità straniere di registrare un domain.ccTLD a scopo di branding o di marketing. Ad esempio, le isole Tuvalu hanno concesso in licenza l’uso del loro ccTLD, .tv, a molte piattaforme televisive e di streaming.
In conclusione, il dominio di primo livello ‘.td’ rappresenta il Ciad nello spazio digitale. La sua gestione, come quella di tutti gli altri ccTLD, segue un insieme di regole standardizzate, ma l’uso effettivo può variare a seconda delle normative locali e delle strategie di branding delle società.
(Fonti: IANA, ISO, ICANN)