William Hill, come molte altre società internazionali, ha un proprio dominio di primo livello (TLD) dedicato, in questo caso “.williamhill”. Un dominio di primo livello è l’ultima parte di un indirizzo web, solitamente composto da due o più lettere, secondo la definizione di ICANN (Internet Corporation for Assigned Names and Numbers).
Normalmente, i TLD vengono suddivisi in due categorie principali: generici (gTLD, come .com, .net, .org) e nazionali (ccTLD, come .it per l’Italia, .fr per la Francia, .us per gli Stati Uniti). Recentemente, tuttavia, ICANN ha introdotto una nuova categoria di TLD generic conosciuti come gTLD personalizzati, ai quali appartiene “.williamhill”.
In realtà, “.williamhill” è un esempio di Brand TLD, un sottoinsieme di gTLD personalizzati specifici per i marchi. Questi domini consentono alle aziende di creare un intero ecosistema di siti web con il loro marchio nel dominio di primo livello. Per comprendere meglio, dei possibili utilizzi di un sTLD potrebbe essere “casino.williamhill” o “betting.williamhill”.
Per acquisire un dominio di primo livello personalizzato, l’azienda deve presentare una domanda a ICANN, cavando un costo di circa 185.000 dollari per la tassa di valutazione della domanda secondo quanto riportato da “The Register”, un media di informazione tecnologica internazionale di spicco. Oltre a questo invece, vi sarà un costo annuale di 25.000 dollari per mantenere il TLD.
Il dominio “.williamhill” non solo fornisce a William Hill un maggiore controllo sulla propria presenza online, ma consente anche una migliore sicurezza, protezione dei dati e riconoscibilità del marchio. Tuttavia, la realizzazione e l’implementazione di un brand TLD è una scelta strategica che non tutte le aziende decidono di compiere, date le implicazioni legate al costo e alla gestione.
Riferimenti:
1. ICANN. (n.d.) New gTLD Program. https://newgtlds.icann.org/en/program-status/application-results/strings-1200utc-13jun12-en
2. The Register. (2021). The great dot-brand rush is now a dot-brand trickle. https://www.theregister.com/2016/03/01/brand_gtlds_trending\_down/
